Ormai siamo abituati a vivere in base a decreti più o meno senza senso che vengono sparati alla meno peggio da questa classe politica che pian piano sta portando il Bel Paese alla distruzione totale in nome della publica sanitas.
Puntualmente con l’avvicendarsi di feste e periodi feriali ecco il decreto salvifico che sceglie un capro espiatorio su cui scaricare le colpe di una gestione della pandemia discutibile soprattutto dal punto di vista della comunicazione e di nuovo è toccato alle discoteche. Eh sì. Perché è facile additare luoghi di divertimento e svago come posti di perdizione e di pericolo.
Le discoteche (e il loro indotto). Settore industriale e culturale massacrato senza alcuna ragione. Insieme a loro all’inizio c’erano i ristoranti e ora sono rimaste sole ad essere additate come luoghi di diffusione del Covid.
Sfido chiunque abbia un po’ di logica a trovare un fondamento sul perché di questa ulteriore chiusura. La Fipe di Confcommercio ha definito come ‘scelta inopportuna’ quella del Governo di chiudere i club. Il settore sotto di 4 miliardi a causa delle precedenti chiusure si vede di nuovo massacrato da questa nuova imposizione governativa abbattutasi su di esso come un fulmine a ciel sereno.
Più di cento mila addetti ai lavori a casa di nuovo e forse, questa volta, per sempre. Già. Questo ulteriore bassezza darà il colpo di grazia a molti locali che vedranno la chiusura come ultima soluzione a questa agonia. Ma perché questo accanimento? Forse per il valore del mercato italiano delle discoteche? In un articolo pubblicato nel 2017 si stimava il valore degli affari legato al mondo della notte attorno ai 1.1 miliardi di euro un bocconcino ghiotto per eventuali speculazioni sul terziario… ma non facciamo pensieri da cittadini complottisti…
Parliamo di ristori. Ristori? What’s? Forfora…?
Concentriamoci sul cercare qualcosa di logico tra chiusura delle discoteche e pandemia… ‘Cuncentrameeeent…’ …no. Neanche il mio animo paragnosta riesce a trovare una spiegazione logica a tutto ciò.
Per quel che vale, sono solidale con tutti i lavoratori del settore. Io con la mia trasmissione mi occupo di musica elettronica e di clubbing e non posso rimanere indifferente alla tragedia che migliaia di padri e madri di famiglia del settore stanno vivendo. Soprattutto da padre. E’ terribile non avere la possibilità di mettere in tavola il pranzo e la cena senza poter dare una spiegazione logica ai propri figli. Che gli dici ‘siamo vittime del sistema’… vorrei vedere i signori della ‘sala dei bottoni’ se si trovassero nelle condizioni di coloro che hanno condannato alla fame che direbbero…
La mia riflessione sulla morte del clubbing è una riflessione amara sullo stato di salute della nostra Italia che è pessimo e che altro non mi fa chiedere, che fine faremo…
ElectroNoyz